Tempesta Fedeltà

poliamorismo picnikOrmai è arrivata la Tempesta Fedeltà; questa Cirinnà …cosa ha osato intaccare…!

Qualcuno si è indignato perché la fedeltà non è obbligatoria solo per le coppie omosessuali (quindi lo vivono come un amore di serie B), altri, come me, crede invece che sia un ambito talmente privato, che esula da ciò che dovrebbe essere legiferato. Addirittura sono convinta che sia una buona cosa: partendo dalle nuove coppie regolamentate, si potrà presto estenderlo anche alle coppie etero che si sposano (c’è già una parlamentare che la pensa come me e che sta preparando una proposta di legge).

E’ un argomento che mi sta molto a cuore la fedeltà, di cui ho ampiamente parlato nel mio libro (Amori Snodati) e sul quale ci ho addirittura fatto una serata di counseling di gruppo …a dire il vero la serata era sul suo opposto: il tradimento.

Anche io ho un’opinione riguardo la fedeltà, ora ve la racconto.

Il tradimento è l’opposto della fedeltà…o meglio: evitare il tradimento è il presupposto attraverso il quale si può dichiarare: io sono fedele. Quindi se si eliminasse il concetto di tradimento, automaticamente potrebbe venire meno anche il concetto di fedeltà?

Sono fedele quando resisto alla tentazione, oppure sono fedele quando non ho la tentazione? Qual è il confine?

Dunque: se non avessi tentazioni di tradire non avrei nemmeno bisogno di dichiarare “sono fedele”, basterebbe dire: sono in pace con la mia relazione, non mi manca nulla, quindi non ho nessun desiderio al di fuori di noi (che si sia in due o più di due: io sono poliamorosa, lo sapete!). Fino a quando si vive questo stato di grazia è semplicissimo essere fedeli, non bisogna “sforzarsi” di esserlo, lo si è fisiologicamente. Quando si arriva ad aver bisogno di dichiarare (o di promettere) la propria fedeltà vuol dire che si è consapevoli, o timorosi, del rischio di non esserlo?

E qui si complicano le cose. Nel momento in cui si ha una “tentazione” pur rimanendo fedeli (non hai consumato, solo fantasticato),  hai tradito o non hai tradito?

La fedeltà è un atto di eroismo o una condizione naturale? Direi che è parecchio personale l’esito di questa domanda, forse c’è chi ci sente tradit* anche solo da un pensiero o da una fantasia, chi invece se non è stato fisicamente “violato” il corpo dell’amat*, si sente tranquill*.

Allora mi domando: se esistesse la trasparenza, l’onestà radicale, quindi la sincerità nel dichiararsi i propri sentimenti, stati d’animo, fantasie, desideri, divagazioni, giorno dopo giorno, non si potrebbe essere fedeli o infedeli perché il confine verrebbe spostato ad uno stadio precedente: siamo io e te, o c’è qualcun altr*? Ed in quale misura l’altr* è presente? Quello che succede dopo non è più tradimento o fedeltà, ma soltanto un accordo.

Se smettessimo di farci promesse, ma diventassimo brav* a vedere e rivedere di frequente i nostri personali accordi relazionali , la fedeltà sarebbe un’astrazione, un concetto irrilevante. Si sta con quello che succede e di volta in volta si prendono nuovi accordi. E sottolineo ACCORDI, che significa decidere insieme, non subire imposizioni.

E’ proprio laddove si installa l’ingiunzione che si comincia ad aver bisogno di mentire per sentirsi liberi.

Buona trasparenza a tutti!

Chiara Fusi, febbraio 2016

 

 

 

 

2 comments

  1. Paolo · marzo 11, 2016

    io nella fedeltà reciprica (che non vuol dire non desiderare sessualmente nessun’altro ma non andarci a letto perchè si sta bene con l’altra persona) ci credo ma non ho bisogno di un obbligo legale

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    • emozionarti · Maggio 4, 2016

      Grazie della tua opinione Paolo e scusa il ritardo nella risposta…non sono ancora molto pratica del blog WordPress…

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